L’iniziativa, ideata dall’Associazione Le Buone Pratiche in coerenza con il proprio oggetto sociale e le proprie finalità, si inserisce in un innovativo progetto condotto da tre soggetti privati: Fondazione Ananian, proprietaria di un immobile adibito ad appartamenti e spazi comuni; Casa FVG, un gestore sociale con competenze e requisiti idonei alla conduzione di un immobile; Televita SpA, un Centro Servizi Teleassistenziali sociosanitari.
Il progetto prevede la gestione di un immobile, sito in Via Scalinata 3 (posto a Trieste tra la Piazza Garibaldi e il popoloso rione di San Giacomo) finalizzato ad ospitare utenze fragili, benché autosufficienti, che desiderano mantenere la propria autonomia abitativa all’interno di un contesto strutturato per garantire l’assistenza e il supporto necessari a tal fine.
L’obiettivo generale dell’intervento è quello di contribuire a migliorare il benessere psico-fisico delle persone residenti, aiutandoli a mantenere, o aumentare ove possibile, il grado di autonomia, fattore determinante per l’attivazione di progetti come quello in cui si inserisce l’iniziativa de Le Buone Pratiche; il coinvolgimento del territorio mira inoltre a stabilire una connessione forte con il tessuto sociale della zona, potenzialmente in grado di dare un ulteriore contributo, ad esempio attraverso lo sviluppo di forme di aiuto e intervento in un’ottica di welfare sociale.
Più nello specifico, il progetto prevede il presidio della struttura da parte di figure professionali, residenti in loco, con mansioni di assistenza alla persona e al domicilio (badantato, portierato sociale, ecc.), tecnologie domiciliari per monitorare il benessere dei residenti e gestire eventuali emergenze (Telesoccorso e sensori ambientali e/o telemedicina e telemonitoraggio parametri), attività di gestione sociale (housing sociale, ovvero selezione degli inquilini per il progetto e coinvolgimento dei residenti in azioni che sviluppino il senso di comunità e appartenenza), lavanderia interna comune, ampia sala comune situata al piano terra dello stabile.
L’iniziativa si colloca quindi come “progetto nel progetto” e presenta caratteristiche inseribili in un contesto di “contrasto alla fragilità sociale”, obiettivo di fondo del bando e del progetto residenziale condotto da Televita, Casa FVG e Fondazione Ananian. Quest’ultimo infatti si pone l’obiettivo di garantire un’alternativa al ricorso prematuro all’istituzionalizzazione in risposta ad una fragilità soprattutto di natura sociale (solitudine e subentrata necessità di un livello base di assistenza).
Sostanzialmente l’Associazione Le Buone Pratiche intende provvedere all’allestimento della sala comune situata al piano terra dello stabile; la sala, di circa 50 mq., avrà un doppio accesso, dall’esterno e dall’interno dello stabile, ed è dotata di bagno, antibagno e piccolo deposito (circa 13 mq.), impianto di raffrescamento/riscaldamento e illuminazione. Vista la destinazione d’uso si immagina di arredarla con tavoli e sedie, divani e poltroncine, lampade a pavimento, frigorifero, tendaggi, mobili a scaffali e armadietti, schermo e smart tv, abbonamento ad una piattaforma d’intrattenimento (ad esempio Netflix), PC, linea ADSL, modem/router, nutrita libreria, giochi da tavolo, attrezzi per la ginnastica dolce (tappetini, fit ball, pesi, altro). Quale parte integrante delle attività immaginate, l’Associazione si impegna anche ad individuare realtà con cui stipulare accordi e protocolli finalizzati ad arricchire la dotazione iniziale di libri e giochi attraverso donazioni.
All’interno della sala Le Buone Pratiche si propone di attuare delle azioni volte a coinvolgere l’utenza residente e a creare delle occasioni di incontro, scambio e confronto anche con il territorio (ben si presta la posizione dell’immobile, in quanto il rione di San Giacomo, oltre ad essere il più popoloso e popolare di Trieste, registra una elevata concentrazione di anziani). Le iniziative consisteranno nelle attività descritte di seguito:
– in accordo con il gestore sociale, coinvolgimento dei residenti in attività di incontro, conoscenza, scambio e socializzazione (mangiare assieme, guardare la televisione, leggere, ecc.), anche guidate e partecipate da un operatore;
– organizzazione attività ludiche/ricreative (giochi di società, feste, ginnastica dolce e posturale, ecc.), anche con il coinvolgimento di professionisti esterni;
– organizzazione attività culturali (biblioteca, letture, conferenze, cineforum, incontri letterari, ecc.), anche con il coinvolgimento di esperti esterni;
– organizzazione attività formative (alfabetizzazione informatica, cucina macrobiotica e salutare, altro, anche su richiesta specifica), con il coinvolgimento di fornitori esterni;
– organizzazione servizi e prestazioni volti al benessere delle persone residenti (manicure, pedicure, parrucchiera, ecc.), con il coinvolgimento di fornitori esterni;
– attività sul territorio per la promozione delle iniziative ed eventi con relativo coinvolgimento e selezione dei partecipanti esterni alla residenza.