Giunta quest’anno alla decima edizione, la “Scuola per Genitori" è un riferimento per famiglie, educatori, insegnanti, figure sanitarie e per quanti si trovino ad affrontare le complessità del ruolo genitoriale ed educativo. Negli ultimi anni sono stati trattati argomenti relativi alla prevenzione e alla promozione di stili di vita corretti, alle problematiche correlate alle emozioni e allo sport e alle nuove dipendenze, con particolare riguardo al gioco d’azzardo offrendo visioni nuove e scientificamente aggiornate sui temi prescelti. L’obiettivo è creare una spirale virtuosa di formazione-informazione che possa essere di beneficio e di supporto alle famiglie nel difficile ruolo educativo.
Genitori e bambini saranno ugualmente coinvolti in questo incontro, lavorando contemporaneamente – ma in ambienti separati – sulle proprie emozioni.
I bambini (fascia età: 5-8 anni) lavoreranno con Nicoletta Costa al “dettato di coniglio“: seguendo le indicazioni della disegnatrice, ogni bambino interpreterà in maniera personale il disegno di Giulio Coniglio. Alla fine, tutti i conigli disegnati verranno osservati e verrà fatto notare ai piccoli artisti come un segno, anche lieve, può cambiare il “senso del disegno”, l’espressione ed il carattere del personaggio da loro creato.
I genitori invece potranno sperimentare il prezioso legame tra musica, ritmo, movimento e gioco. Fare esperienza della musica e del movimento sotto forma di gioco invita gli adulti a ritrovare un senso di libertà, entrando in connessione con i propri desideri, curiosità e capacità. La dimensione del gruppo regala ai partecipanti un senso di forza, di contenimento e di sostegno che permette di andare oltre alla necessità performativa per lasciarsi trasportare all’interno di quel sorprendente viaggio dei suoni e del corpo in movimento.
Nicoletta Costa
Scrittrice, disegnatrice e cartoonist triestina.
Si è laureata in architettura, iniziando la carriera nello studio del padre ma la sua passione è sempre stata scrivere ed illustrare libri per bambini. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Catalonia d’Illustraciòn (Barcellona, 1986), il Premio Golden Pen (Belgrado, 1988) dedicato agli illustratori stranieri, il Premio Christian Andersen (1989, 1994, 2010), prestigioso riconoscimento italiano attribuito ai migliori libri per ragazzi. Il suo stile, semplice e facilmente riconoscibile, è amato da grandi e piccini in tutta Italia.
Francesca Pisano
Educatrice della prima infanzia presso gli asili nido del consorzio Arca. Appassionata degli effetti benefici della musica e del ritmo nella relazione e nei gruppi, conduce laboratori per bambini e adulti. Ha conseguito la formazione Rhythm Ambassador sul metodo Drum Power per la conduzione di esperienze a mediazione ritmica e musicale.
Barbara Fiume
Educatrice della prima infanzia dal 1997. Ha lavorato presso diversi asili nido del Consorzio l’Arca. Specializzata in tecniche psicomotorie, da diversi anni organizza i “giochi psicomotori” sia con i bambini che con gli adulti.
Orario
18.00 – 19.30
Sede
Trieste, Asilo “I nidi del nido" – Domio
Note
E’ necessaria la prenotazione; max 20 partecipanti adulti.
Bambini, preadolescenti e adolescenti subiscono molteplici pressioni che li spingono a volere tutto e subito, a fare tutto troppo presto. La mancanza di privacy ed intimità nella vita online espone i bambini e la bambine, i preadolescenti e le preadolescenti a rischi concreti perché tutto diventa pubblico. Spesso spinti dal loro bisogno di eccitazione ed emozione, soprattutto in pre-adolescenza, i ragazzi rendono pubblici aspetti di sé, della propria vita e del proprio corpo che invece dovrebbero essere protetti da privacy, a volte addirittura dal segreto. Ne derivano gravi conseguenze, sia per il singolo soggetto che per il gruppo dei pari al quale appartiene. E’ cresciuta infatti in modo esponenziale la richiesta di aiuto a specialisti dell’età evolutiva di fronte a fenomeni quali l’abuso di pornografia online e il sexting, sconosciuti fino a pochi anni fa. Di tutto questo è complice una tecnologia che rende accessibili in un click contenuti ed esperienze che spesso i giovanissimi non sono in grado di capire e gestire. In questa conferenza Alberto Pellai parlerà con i genitori e gli educatori di tutti i comportamenti in cui tecnologia e sessualità si incrociano nel percorso evolutivo dei nativi digitali, mostrando modalità per fare una efficace prevenzione in famiglia e a scuola, senza reticenze e tabù, in un’atmosfera di dialogo aperto e costruttivo in cui gli adulti – più o meno smarriti nell’era della sessualità “fluida” – sappiano riconquistare un ruolo educativo.
Alberto Pellai
Medico e Psicoterapeuta dell’età evolutiva. Specialista in Igiene e Medicina Preventiva, lavora come ricercatore confermato presso il Dipartimento di Scienze Bio-Mediche dell’Università degli Studi di Milano, dove si occupa di Educazione alla salute ed Educazione Sanitaria e Prevenzione in età evolutiva. Ha pubblicato numerosi libri per docenti e genitori, tra i quali: “Tutto troppo presto. L’educazione sessuale dei nostri figli ai tempi di Internet“, “L’età dello tsunami“, “Il metodo famiglia felice“, “Il primo bacio“, “Girl R-Evolution" (tutti editi da De Agostini), diventati best seller con numerose ristampe all’attivo e traduzioni in più di dieci nazioni. Collabora stabilmente come divulgatore scientifico con molte testate nazionali, tra le quali Famiglia Cristiana, Family Health e Radio 24. Su Facebook gestisce una pagina dedicata all’educazione e alla prevenzione seguita da oltre 50.000 Followers.
Orario
17.00 – 19.00
Sede
Trieste, Aula Magna Liceo Dante-Carducci
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Parte 1
Parte 2
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La fascia d’età tra i 10 e i 14 anni, quella che corrisponde al tempo delle scuole medie, rappresenta oggi per noi genitori ed educatori quella più complessa da sostenere nella crescita, per più motivi:
– ci sono molte nuove sfide evolutive che ragazzi e ragazze devono affrontare in questa fase del loro ciclo di vita (corpo, sessualità, nuove relazioni, amicizia, indipendenza dai genitori, ricerca di autonomia, etc. etc);
– si verificano importanti cambiamenti del cervello in preadolescenza (se sappiamo come funziona la loro mente, possiamo utilizzare queste conoscenze per costruire con loro la migliore relazione possibile e per adeguare a tali trasformazioni il nostro progetto educativo).
– gli adulti, ripensando alla loro esperienza di figli (che mamma e papà abbiamo avuto?), spesso si trovano spiazzati davanti alla preadolescenza dei propri figli, perché tutto è cambiato in modo molto evidente.
In questa conferenza Alberto Pellai parlerà con i genitori e gli educatori di tutte le sfide evolutive ed educative che i genitori e i docenti devono affrontare quando vivono a contatto con un preadolescente.
Alberto Pellai
Medico e Psicoterapeuta dell’età evolutiva. Specialista in Igiene e Medicina Preventiva, lavora come ricercatore confermato presso il Dipartimento di Scienze Bio-Mediche dell’Università degli Studi di Milano, dove si occupa di Educazione alla salute ed Educazione Sanitaria e Prevenzione in età evolutiva. Ha pubblicato numerosi libri per docenti e genitori, tra i quali: “Tutto troppo presto. L’educazione sessuale dei nostri figli ai tempi di Internet“, “L’età dello tsunami“, “Il metodo famiglia felice“, “Il primo bacio“, “Girl R-Evolution" (tutti editi da De Agostini), diventati best seller con numerose ristampe all’attivo e traduzioni in più di dieci nazioni. Collabora stabilmente come divulgatore scientifico con molte testate nazionali, tra le quali Famiglia Cristiana, Family Health e Radio 24. Su Facebook gestisce una pagina dedicata all’educazione e alla prevenzione seguita da oltre 50.000 Followers.
Orario
17.00 – 19.00
Sede
Udine, Convitto Tomadini c /o Centro Formazione professionale – Solidarietà Giovani “G. Micesio"
Annullato come da DPCM dell’8 marzo.
Il genere è una variabile che diventa più significativa nel tempo, a mano a mano che bambini e bambine crescono e si fanno spazio nella vita. Domenico Di Ceglie, analista e studioso del genere diceva che “il genere, prima di essere attribuito al bambino, è negli occhi di chi lo guarda" e di chi, attraverso i gesti di cura, le attenzioni primarie, l’attaccamento indirettamente comunica al proprio figlio un certo modo di stare al mondo coerente con le proprie aspettative di genere, spesso inconsapevoli. Genitori, insegnanti, educatori non sempre si interrogano su quali sono i loro stereotipi che implicitamente agiscono sul genere rinforzando o sminuendo alcune idee sui propri figli e alunni. Sensibilizzare docenti e genitori al riconoscimento dei modelli di genere ci permette di educare ragazzi e ragazze al rispetto delle differenze, li aiuta a intraprendere un percorso di scoperta e costruzione di sé in grado di valorizzare i propri desideri e le proprie risorse, permette loro di instaurare relazioni basate sul rispetto e ascolto reciproco.
Federico Sandri
Psicoterapeuta familiare e sessuologo, è docente in vari enti di formazione privati e pubblici fra cui l’Università degli studi di Trieste, la Scuola Elementale di Arte Ostetrica a Firenze, il Centro Italiano di Sessuologia di Bologna, la Scuola di Counselling Il Mutamento a Udine. Tiene corsi e seminari di formazione sulle tematiche relative al genere, all’approccio clinico alle diversità, alla sessualità, alla costruzione dell’identità. E’ autore di libri e numerose pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali.
Gianluca Tornese
Medico pediatra, si è specializzato in pediatria presso l’Università di Trieste nel 2012, ottenendo nel 2016 il dottorato di ricerca in scienze della riproduzione e dello sviluppo. Dal 2012 è dirigente medico presso la S.S. di Endocrinologia, Diabetologia e altre malattie del metabolismo presso l’IRCCS “Burlo Garofolo” di Trieste. Tra i suoi principali interessi ci sono i disordini della differenziazione sessuale e la disforia di genere, oltre a pubertà precoce e diabete mellito di tipo 1. Dal 2015 è parte delle équipe multidisciplinari “DSD” (Disordini della Differenziazione Sessuale) e “APEVAGE” (Ambulatorio PEdiatrico per la VArianza di GEnere) presso il “Burlo Garofolo” ed è membro dell’ONIG (Osservatorio Nazionale per l’Identità di Genere).
Orario
17.00 – 19.00
Sede
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Sandri
Tornese
Nella corso della presentazione verranno presentati argomenti pro e contro la tesi secondo cui lo smartphone sta cambiando il modo di vivere o addirittura distruggendo una generazione. La provocatoria tesi della Dott.ssa Twenge afferma che siamo sull’orlo della peggiore crisi di salute mentale degli ultimi decenni e che è tutto fondato sull’idea che lo smartphone stia cambiando il nostro modo di vivere. Nell’osservare come è cambiato il modo di agire degli iGen, nati a cavallo tra il 1995 e il 2012, la Twenge riscontra una sostanziale riduzione dei comportamenti di sperimentazione tipici delle generazioni precedenti. In parallelo alla profonda rivoluzione digitale, si assiste ad una riduzione della qualità della vita. Cosa possiamo fare? Possiamo trovare un altro modo per leggere questa evoluzione. Ovvero come l’avvento degli smartphone e soprattutto dei social media abbia portato a profondi cambiamenti nei modi di interagire tra genitori e figli. Da lì ripartiremo per capire come affrontare le sfide che anche questa rivoluzione digitale ci sta ponendo di fronte.
Alessio Vieno
Psicologo, ha ottenuto il Dottorato di Ricerca in Psicologia di Comunità presso l’Università di Lecce. Attualmente ricopre la posizione di Professore Associato presso il Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Univesità di Padova dove insegna “Psicologia di Comunità” e “Progettazione di interventi in ambito di comunità”. I suoi interessi di ricerca includono lo studio dell’adattamento psicosociale in adolescenza con particolare attenzione a diverse forme di dipendenza. Dal 2002 ha pubblicato più di 200 articoli scientifici su riviste nazionali e internazionali.
Orario
17.00 – 19.00
Sede
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In tema di diritto alla privacy e di autodeterminazione del minore e di obbligo alla tutela da parte del genitore, si insinua la concreta facoltà del minore di “poter scegliere” e di “dire la sua” nelle questioni che lo riguardano anche prima del compimento della maggiore età. E’ altresì vero che i minori meritano una specifica protezione, in quanto meno consapevoli dei rischi che corrono sui social, delle conseguenze, delle possibili misure di salvaguardia, nonché dei loro diritti.
Pertanto, anche se la legge attribuisce al minore ultraquattordicenne il potere di prestare il consenso al trattamento dei propri dati personali e di iscriversi sui social network, resta comunque invariato il diritto-dovere dei genitori di tutela e protezione del minore, imponendo loro di attuare tutte le misure di vigilanza, tutela e protezione, anche esercitate tramite specifici servizi che consentano di monitorare i messaggi in entrata e in uscita del soggetto sui vari social network e messaggistica istantanea.
Fabrizio Macchia
Dal 1979 al 1995, è stato manager in area Sales&Marketing in aziende italiane e multinazionali del settore ICT. Dal 1995 si occupa di potenziamento competitivo internazionale per le PMI e fonda aziende nei settori ICT e High Tech, progettando un’innovativa piattaforma per l’internazionalizzazione 3.0 basata su Big Data Analytics. Nel 2017 sviluppa un’applicazione basata sull’intelligenza artificiale che analizza modelli comportamentali online, per contrastare fenomeni sociali come cyberbullismo, hate speech, sexting e stalking. Ha partecipato a diversi progetti come formatore e ricercatore con GBS (Associazione nazionale per lo sviluppo e la ricerca scientifica di bilanci sociali) e con PROSPERA, associazione rivolta ad accrescere i valori della responsabilità sociale personale, della trasparenza, del merito e dell’onestà intellettuale.
Orario
17.00 – 19.00
Sede
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Prima parte
Seconda parte
Annullato come da DPCM dell’8 marzo.
Annullato come da DPCM dell’8 marzo.
L’eccesso ponderale, le abitudini alimentari scorrette, lo scarso esercizio fisico e la sedentarietà sono tra i fattori di rischio più diffusi per la salute dell’individuo considerate le importanti ricadute che producono negli anni. Tuttavia su tali fattori è possibile lavorare in termini di prevenzione e promozione della salute attraverso un approccio intersettoriale e partecipato capace di favorire sani stili di vita soprattutto nelle fasce di popolazione più vulnerabili quali quelle in età dello sviluppo.
Le famiglie svolgono un ruolo fondamentale nelle decisioni che riguardano la salute dei loro figli e diversi studi suggeriscono che il loro coinvolgimento possa facilitare e sostenere la promozione di comportamenti salutari. Favorire il lavoro di rete e le relazioni familiari, anche attraverso la promozione delle capacità genitoriali di sostegno ai figli, può risultare uno strumento efficace nel favorire scelte e stili di vita consapevoli.
Roberta Fedele
Pedagogista, assistente sanitaria, coordinatrice presso il Dipartimento di Prevenzione dell’ASUITS, referente aziendale per la promozione alla salute, referente per le scuole del territorio della provincia di Trieste. Ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e seminari inerenti problematiche di promozione alla salute di stili di vita sani e prevenzione dei comportamenti a rischio in particolare con i docenti, i genitori e gli studenti delle scuole dei diversi ordini e gradi. Collabora su questi temi con le direzioni regionali, con il Comune di Trieste, l’IRCCS Burlo Garofolo, la SISSA.
Paola Pani e Claudia Carletti
Nutrizioniste infantili e ricercatrici presso l’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste. Referenti regionali per il Friuli Venezia Giulia dei programmi di sorveglianza del sovrappeso e dell’obesità in gravidanza e in età evolutiva: “OKkio alla Salute", “HBSC", “Monitoraggio del sovrappeso e dell’obesità in gravidanza", si occupano del coordinamento delle attività, della formazione degli operatori e del supporto alla raccolta dati.
Cristina Verrone
Fisioterapista, è coordinatrice delle attività riabilitative aziendali. Si occupa di attività di formazione nell’area della sicurezza del lavoratore in collaborazione con il Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale dell’ASUITS e dell’IRCCS Burlo Garofolo. Collabora con il Dipartimento di Prevenzione nell’ambito dell’educazione all’attività fisica. È tutor nell’ambito della progettualità di Alternanza Scuola Lavoro. È referente di area riabilitativa per la formazione aziendale. Svolge attività di supporto nei progetti di area riabilitativa.
Orario
17.00 – 19.00
Sede